Al Do Yu Kai tutto bene !
Da un paio di mesi è iniziata la quarantacinquesima stagione del Do Yu Kai Chiasso.
La nuova stagione ha comportato qualche cambiamento nei programmi, da tempo riproposti nella medesima formula e con i medesimi orari. A giugno 2018 le preoccupazioni per il cambiamento erano palpabili. Gli “agonisti” temevano che il nuovo programma non permettesse loro di effettuare ulteriori passi avanti, i giovani “amatori” erano preoccupati per il cambiamento dei giorni di allenamento e di istruttore.
I cambiamenti spaventano per definizione, sono però una costante della vita. Il judo vuole insegnare ad adeguarsi e ad affrontare ogni situazione sia essa sul tatami, sia essa al di fuori.
Oggi possiamo dire che quanto si è proposto con la nuova stagione è stato “digerito” ed accettato da tutti.
Agli “agonisti”, anche grazie a una riunione di judoka e genitori nel corso della quale si è spiegato che l’inserimento di un gruppo di ragazzi più giovani nel “primo corso” non comporta il loro abbandono (anzi), si sono proposti nuovi stimoli. Si é così cercato di far comprendere che un vero judoka deve essere orgoglioso di partecipare alla “costruzione del gruppo”, non deve pensare solamente a sé e deve saper trovare emozioni nella pratica indipendentemente dai compagni di allenamento. In quest’ottica la bella collaborazione instaurata con la Robur et Fides di Varese, dove è previsto che gli agonisti possano allenarsi (anche più volte al mese) con compagni di allenamento di ottimo livello, così come la decisione di valutare l’iscrizione della squadra al prossimo campionato svizzero 2019 sono dimostrazioni del fatto che il gruppo originale viene supportato ulteriormente dalla società. Sta però ai singoli rendersi disponibili ed effettuare quegli sforzi che si impongono per crescere realmente nel judo.
Per i “giovani amatori” il cambiamento è risultato non solo indolore, ma anzi di stimolo a dare di più. Qualcuno ha deciso di effettuare delle esperienze agonistiche, altri hanno confermato il proprio impegno in un gruppo che – grazie all’arrivo di nuove leve – è cresciuto in numero e spirito. Il judo non è solamente agonismo (anche se chi scrive crede che tale esperienza vada effettuata) la pratica della disciplina é – in ogni caso – fonte di grande soddisfazione ed interesse, basti pensare ai kata, alla difesa personale applicata al judo e/o anche solamente all’esercizio fisico connesso.
Tutto bene quindi in via Cattaneo 10 dove, anche in questa stagione i judoisti praticanti sono circa 150 e dove, grazie agli insegnanti e ai collaboratori, chi pratica può veramente crescere nella disciplina a tutti i livelli !
Viva il judo e il DYK !
Marco Frigerio, Chiasso 28 ottobre 2018