Sabato 14 dicembre 2024 il DYK ha festeggiato l’anno, in programma la gara educativa ispirata ai valori di Jigoro Kano (Kano taiiku no hi), per i più piccoli, e la cena delle famiglie con il tradizionale discorso del presidente sullo “stato dell’associazione” e la premiazione dei migliori risultati della stagione.

La competizione educativa prevedeva la gara di cadute, quella della miglior tecnica e una prima forma di combattimento con regole adeguate all’età. Nella fascia dei 6-7 anni si sono distinti: Yazan Abusenna, Kiril Dimov, Gabriele Delvincenzo, Giulia Boldini e Bogdan Bogdanovic. Nella fascia successiva (8-14 anni) in evidenza Santiago Greco, Mya Fazliu, Davide Limmi, Alessandro Risque, Davide Rizzoli, Christian Bianchi, William Vailati, Matteo Brugali e Kostya Bakasov. A tutti i partecipanti era richiesto di mostrare il giusto spirito ossia impegno per assolvere al meglio le prove, accettazione del risultato (qualunque esso sia), fierezza per avere partecipato all’evento. Oltre una cinquantina i partecipanti alla competizione educativa, che era riservata a chi non ha ancora effettuato esperienze di  gara al di fuori del dojo, conclusasi con una medaglia per tutti tra gli applausi dei numerosi genitori e parenti accorsi al dojo di via Cattaneo per assistere. Ad arbitrare l’insegnante responsabile Paolo Levi, i neo monitori Matteo Vizzardi e Gianmarco Callegari, Mauro Ciresa e Chris Caccia.

La cena delle famiglie ha riunito una ottantina di partecipanti.

Il presidente Marco Frigerio ha ricordato alcuni punti fermi sui quali il DYK insiste. Il judo vuole contribuire a crescere persone fisicamente sane, mentalmente forti e socialmente utili. Questo era il pensiero originale di Jigoro Kano (il fondatore del judo) che da anni al DYK si cerca di realizzare. Ha poi ricordato le tappe dell’agonismo e l’obiettivo finale che non è “divenire il più forte di tutti”, ma di apprendere tecnica e filosofia del judo, crescendo al proprio dojo, pronti a restituire alle generazioni che seguono quanto appreso.

Il presidente ha poi preannunciato la pubblicazione di un secondo racconto. Dopo “Le stagioni del ciligiegio” da gennaio 2025 sulla newsletter cantonale (Ticino Dojo Joho) verrà pubblicato il “Racconto di Maruyama” una nuova storia di fantasia che ripercorre la storia del judo dagli anni Venti agli anni Settanta del secolo scorso e i principali eventi del periodo. Anche questo racconto persegue lo scopo di trasmettere i valori della disciplina .

Sono stati premiati Kai Bürgisser, Ginevra Monté Rizzi e Elena Callegari per le medaglie ottenute alle finali nazionali di Yverdun, Oleksii Dmytrashyk per il terzo posto ai Campionati Svizzeri Romandi U15, Illia Dmytrashyk per la vittoria al torneo di Zagabria e tutti i partecipanti al campionato scolari a squadre 2024 U13 e U15. Il presidente non ha mancato di sottolineare i begli ippon realizzati al recente torneo cantonale da Giacomo Polimeni, Jacopo Tettamanti e Tiago Levi, ma non solo. Manrico Frigerio, vicepresidente, ha consegnato ai premiati il panda judoka e un portachiavi rappresentante una proiezione. Kai Bürgisser ha preso la parola ringraziando tutto il DYK per i quattordici anni trascorsi al dojo di via Cattaneo. Lasciando il Ticino per iniziare l’università a Basilea a fine stagione, come (purtroppo) spesso avviene alle nostre latitudini, sarà in futuro più difficile poter contare sul suo contributo. Il presidente lo ha ringraziato per l’esempio dato a tutti i giovani e per la sua regolare presenza al dojo.

Il saluto della autorità è stato portato dal capodicastero sport Davide Lurati, presente anche alla cena.

Per concludere il presidente ha ricordato il motto fatto proprio dal DYK, dopo la visita del campione olimpico Shohei Ono, “fieri di essere judoka” ! Motto che non deve restare confinato al dojo ma che deve caratterizzare tutti i praticanti anche al di fuori.

I ringraziamenti di rito sono poi stati estesi a tutti coloro che hanno aiutato durante la stagione hanno concluso la fase che ha preceduto la cena come sempre gestita da Enrico Cappelletti aiutato in questa occasione da Mario Maiocchi. Una super torta alla frutta ha garantito a tutti una dolce conclusione di serata, grazie anche ai premi della riffa gratuita diretta dalla first lady Brunella Frigerio, che non ha mancato di ringraziare chi, nel corso della giornata, ha portato cibo da destinare al Tavolino Magico di Chiasso. Il judo insegna a condividere e l’aiuto al prossimo in difficoltà rientra sicuramente nel concetto inteso da Kano.