Le finali nazionali sono sempre una gara a sé.
Si tratta dell’appuntamento più importante e quindi più sentito da chi è riuscito ad ottenere la qualificazione. Emozione, tecnica e preparazione giocano un ruolo determinante. Sul tatami ognuno è solo con le proprie capacità, i propri difetti e la propria voglia di riuscire.
Per il DYK Chiasso cinque erano i finalisti qualificati nel 2018, tutti della categoria cadetti (under 18). A San Gallo, a seguire i giovani agonisti, erano presenti a bordo tatami Mattia e Manrico Frigerio.
L’obiettivo che l’associazione si era posta per queste finali era l’ottenimento di due medaglie.
Obiettivo centrato grazie a Davide Savoldelli e ad Aros Rosa che nei + 81 kg hanno ottenuto il terzo posto. Certo qualche cosa di più era alla portata di Davide che in semifinale, in vantaggio per wazaari sul proprio avversario bernese, si è lasciato immobilizzare al suolo. Le occasioni mancate sono però un momento di crescita e di stimolo ulteriore.
Anche Christian Edouard (-73 kg) ed Eric Blatter (+81 kg) hanno combattuto la finalina. Il primo è stato sconfitto al golden score da un combattente argoviese, il secondo ha dovuto inchinarsi al compagno di squadra Savoldelli, due tuttavia sono stati gli incontri da lui vinti.
Nevò Mirzai (- 73 kg) non è invece andato oltre il primo turno, l’impegno come sempre c’era. Tecnica e convinzione sono però da migliorare.
Quattro dei finalisti 2018 passeranno nella categoria degli juniores (under 21) a fine anno, mentre tra i cadetti il DYK potrà annoverare altri combattenti. Saranno almeno in nove i giovani del DYK Chiasso che nel 2019 cercaranno di ottenere la qualifica alle finali. Il vivaio è in pieno sviluppo e lascia ben sperare. Nel judo agonistico tuttavia non esistono scorciatoie. Per crescere non c’è che la via dell’allenamento.
Complimenti da tutto lo staff del DYK ai due medagliati ed agli altri finalisti.