Si è tenuta giovedì 6 giugno l’assemblea straordinaria dei soci del DYK Chiasso.
In programma la formalizzazione della candidatura per l’organizzazione delle finali dei Campionati Svizzeri Individuali 2020, una discussione generale sulle condizioni e gli obiettivi di chi pratica agonismo nel judo e una modifica puntuale dello statuto associativo.
1)
Tutti i soci presenti si sono dichiarati disponibili a collaborare con l’organizzazione delle finali individuali 2020.
Va ricordato che il DYK Chiasso ha, in passato, già avuto modo di organizzare il massimo evento svizzero a tre riprese nel 1979, 2000 e 2010, le ultime due edizioni al Centro sportivo del Palapenz di Chiasso.
Con entusiasmo, ma consci dell’impegno assunto, il DYK ha quindi formalizzato la propria candidatura alla federazione nazionale. Una bella opportunità per vedere all’opera, a Chiasso, i migliori judoka svizzeri.
2)
Il tema dell’agonismo è stato affrontato dal presidente Marco Frigerio, alla presenza di un numero importante di genitori e interessati. E’ stato ricordato come chi inizia a praticare judo in giovane età deve “naturalmente” avere esperienze agonistiche. Sfuggire all’agonismo significa non praticare in modo completo la disciplina.
Al DYK in stagione ci sono stati una trentina di giovani che hanno preso parte a dei tornei e, soprattutto, nel 2019 è ripartita l’attività della squadra.
Il judo sportivo è una parte importante della disciplina siccome mette alla prova il carattere e l’emotività del singolo costretto a confrontarsi con i propri limiti personali. Ogni occasione di competizione è un momento in cui si cercherà di migliorare le proprie prestazioni e quindi di progredire.
Il risultato di una competizione costituisce un importante punto di riferimento per comprendere come procedere.
Impegno, costanza e convinzione sono i tre elementi che devono contraddistinguere il combattente.
“Solo chi si allena seriamente e si confronta con chi è più forte progredisce. L’apprendimento non è immediato ma richiede anni di impegno. Avere piacere a praticare ovunque, con chiunque e sempre è una condizione essenziale per la crescita” ha indicato il presidente.
L’assemblea ha poi festeggiato Nevò Mirzai recentemente nominato capitato della formazione che, dopo tre turni di campionato svizzero, è al primo posto della seconda lega regione est. L’impegno che Nevò dimostra sul tatami, hanno indicato gli insegnante Mattia Frigerio e Paolo Levi, costituisce un modello a cui tutti i giovani judoka del DYK sono invitati ad ispirarsi.
3)
L’assemblea ha approvato la modifica di statuto proposto.
Il comitato è ora competente per decidere l’eventuale espulsione di soci e il mancato rinnovo della affiliazione alla associazione.