IL SALUTO DEL PRESIDENTE
Non tutte le arti marziali e non tutte le associazioni sono uguali.
Il JUDO è stato creato dal professor Jigoro Kano (1860/1938 – una persona colta, laureata alla prima università del Giappone, direttore per un ventennio dalla scuola magistrale di Tokyo, primo rappresentante asiatico nel Comitato Internazionale Olimpico, grande educatore).
Avendo una tale origine il JUDO non poteva limitarsi ad essere uno sport.
Lo è a tutti gli effetti (essendo anche stata la prima arte marziale riconosciuta quale sport olimpico nel 1964), tuttavia è anche – e soprattutto – un metodo educativo.
Il JUDO insegna ad impegnarsi per raggiungere un obiettivo, esige il rispetto dei compagni e degli avversari, sottolinea l’importanza di valori quali onore, modestia, controllo di sé, sincerità, coraggio ed educazione.
Al DYK Chiasso, associazione sportiva nata nel 1974, non si è perso di vista l’obiettivo primario del JUDO.
Tale obiettivo tuttavia lo si acquisisce confrontandosi con gli altri e mettendosi alla prova. Per questo continuiamo a credere nel JUDO agonistico ed a promuovere tutte le sfaccettature della disciplina.
Invito tutti gli interessati al dojo di via Cattaneo 10 a Chiasso dove è sempre possibile effettuare due lezioni di prova. Nel guazzabuglio delle arti marziali che oggi vengono proposte, per fortuna, c’è ancora qualche cosa di serio, tradizionale e costruttivo. Prendendo spunto dagli insegnamenti del campione olimpico Shohei Ono – che ha tenuto lezioni al nostro dojo domenica 2 giugno 2024 – il motto al DYK è divenuto “Fieri di essere judoka!”
Veniteci a trovare, da cinquant’anni siamo con voi!
Grazie Jigoro Kano e grazie a tutti coloro che in armonia frequentano e/o sono passati per il nostro bellissimo dojo!
Marco Frigerio, presidente DYK
AFORISMI
“Nulla sotto il cielo è più importante della educazione: l’insegnamento di un solo uomo di valore può raggiungere una moltitudine, e il sapere di una generazione può influenzarne cento altre”.
“Se rendiamo forte un uomo con l’allenamento e ne potenziamo la volontà attraverso la gara trascurando il fine morale, costruiamo un individuo di cui la società non ha bisogno, perché quell’uomo metterà le sue qualità al servizio dell’egoismo”.
“Il vero valore del Judo si realizza soltanto nell’animo che intende sviluppare le doti interiori e conquistare un punto di vista più elevato della realtà, al fine di auto realizzarsi per essere utile”.
Jigoro Kano
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